venerdì 7 agosto 2009

Malinconia





Il primo giorno di questa settimana mia figlia insieme al suo ragazzo ed il bambino è andata a vivere per conto suo, a due anni dalla nascita di Antonio.
Mentre vi scrivo scendono le prime lacrime dopo questo fatto. E' grande la mia tristezza, anche per i miei figli che sono stati privati della gioia della presenza di questo terribile ometto nella nostra casa. La mia consolazione è solo questa........
Che Gesù sia il suo compagno, insieme al suo angioletto e che la Mamma del Cielo lo protegga tra le Sue amorevoli braccia



PREGHIERA ALL'ANGELO CUSTODE
Angelo di Dio,
amico mio,
stammi vicino
son piccolino.
Insegnami tu
la strada che porta a Gesù.


ANGIOLETTO
Angioletto del Signore
che mi guardi in tutte l'ore;
Angioletto del buon Dio,
fa che cresca buono e pio:
sui miei passi veglia tu,
Angioletto di Gesù.
(inviata da Angela)

sabato 25 luglio 2009

Festa S. Cristoforo



Il 25 Luglio nel mio paese natale, Canneto, si festeggia S. Cristoforo che è anche il patrono degli autisti e per questo desidero pubblicare questa preghiera

Preghiera dell'autista
Signore, concedimi una mano ferma ed un occhio attento,
affinchè non rechi danno a nessuno quando passo.
Tu ci hai dato la vita ed io Ti chiedo che nessuna delle mie azioni
sia contro questo dono che viene da Te.
Insegnami ad usare la mia automobile ed ogni mezzo di trasporto
per il bene mio e per il bisogno degli altri.
Fa che non possa rovinare, per amore della troppa velocità
le bellezze del momdo che Tu hai creato,
in modo da poter con gioia e serenità continuare la mia strada.-
( Giovanni XXIII)


martedì 21 luglio 2009

L'AMORE ...

Ho voglia di baciarti!

L'amore è sempre paziente e gentile...
non è mai geloso...
l'amore non è presuntuoso o pieno di sè...
non è mai scortese o egoista...
non si offende e non porta rancore...
l'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri,
ma si nutre della vita...
è sempre pronto a scusare, a dare fiducia,
a sperare... !

mercoledì 15 luglio 2009

La dolce storia di Camilla

Alessandro Zamboni racconta:
Vi voglio raccontare una storia di qualche anno fa che ci ha commosso e che ci commuove ancora moltissimo al ricordarla.
Si trattava di una bimba molto piccola, ancora nella pancia della sua mamma, alla quale i medici avevano riscontrato una grave malformazione al cervello, tale da comprometterne irrimediabilmente l’esistenza. La sua mamma, nel sentire questa notizia, fu presa da forti depressioni tali da segnare profondamente le sue giornate ed i medici, per il bene suo, le consigliarono di abortire.
Fu così che un tristissimo giorno, quella bimba fu abortita e finì nel sacchetto che conteneva tutti i bambini che come lei in quel giorno erano stati abortiti.
Ma Dio aveva un disegno straordinario con lei.
Lei, pur in quello stato di abbandono e di rifiuto, era forte e tenace e raccolse tutte le sue forze, dimenandosi e muovendosi nel sacco dei rifiuti, fino ad attirare la compassione di uno degli infermieri che mosso a pietà, invece di chiudere il sacco, come di solito si fa, la prese e la portò nel reparto dei prematuri.
Cominciò così per lei un calvario interminabile: tubi, tubicini, flebo,ossigeno, iniezioni, interventi, intubazioni, e tutto da sola: non c’erano per lei la sua mamma e il suo papà a farle coraggio, a coccolarla, a dirle delle paroline dolci per alleviare un pochino i suoi disumani dolori. Da sola, a parte qualche medico e qualche infermiera che si fermavano a parlarle e a sorriderle porgendo qualche carezza a quel corpicino minuto ed esile di soli 500 grammi e con sole 24 settimane di gestazione.
La battaglia durò quattro mesi, lunghi, insopportabili… molte volte fu lì lì per non farcela più e soccombere... molte volte nessuno avrebbe dato speranza per la sua vita, ma Dio continuava ad avere un meraviglioso e misterioso disegno di amore su di lei.
Si riprese finché i medici, pur nella sua delicatezza e fragilità, la dichiararono adottabile avvisando il Tribunale dei minori.
Il giudice preposto si diede da fare e dopo breve tempo trovò una famiglia disposta ad accoglierla e ad adottarla, nonostante la sua grave malformazione: nessuna certezza di sopravvivenza e di salute.
Avrebbe potuto avere qualsiasi tipo di complicazione, ma avrebbe anche potuto non avere nulla o solo qualche piccolo problema. Una bambina dunque ad alto rischio.
La sua battaglia comunque l’aveva già vinta, contro tutto e tutti.
Se stimolata, il miracolo poteva anche compiersi.
Il 3 luglio questa bimba ha compiuto tre anni, è sana, vispa, parla, cammina, gioca, combina guai. Nessuna vita va disprezzata o rifiutata.
Tutta la vita è nelle mani di Dio e va accettata e amata.
Camilla, questo è il suo nome, ha portato una gioia immensa nella nostra famiglia ed è la testimonianza che Dio ci ama di un amore smisurato fuori da ogni logica umana.
Rendiamo grazie a Dio!

Ave Maria

Ave Maria